giovedì 8 maggio 2014

CREDENZE POPOLARI

LA NOTTE DELLE MAVARIE
Ogni tanto, quando mi vengono quei potenti mal di testa (e meno male che mi vengono ogni tanto) telefono ad una mia carissima amica, e …così è se vi pare, o coincidenza o non so che, il mal di testa sparisce.
Non è una MAVARA però lei ha – ho crede d’avere – un POTERE SPECIALE, che anche altre donne siciliane hanno – o credono d’avere -.
Un potere acquisito una lontana notte di Natale, subito dopo i rintocchi della mezzanotte, che da secoli le donne siciliane, da Palermo a Catania, si tramandano da madre in figlia solo in quello speciale momento. Perché? Perché la notte tra la vigilia e il 25 è LA NOTTE DEI MIRACOLI.
E’ una tradizione silenziosa, che si perpetua nell’intimità delle pareti domestiche, in cui ELEMENTI PAGANI e devozione sono strettamente legati.
Mal di testa? Mal di pancia? Indigestione? Tutto può essere mandato via da queste guaritrici domestiche.
Ciascuna ha un suo metodo, efficace per un dato malanno: c’è chi versa olio in un piatto, chi sotterra una ciocca di capelli, chi invece, come la mia amica, si limita a pronunciare un’orazione, efficace solo se il dolore è dovuto al malocchio.
Basta che qualcuno ti guarda in un “certo modo” – dice la mia amica – carico d’odio o d’invidia… e l’occhiatura è fatta!
Fede e devozione, certo, ma guai a riferire a terzi, in un momento diverso dalla notte di Natale, la formula: la donna che la fa perde definitivamente i poteri.
Chi toglie il malocchio non fa altro, mi spiega, che prenderlo su di sé e liberarsene.
In quello contro il mal di testa, per esempio, la donna che pronuncia l’orazione espelle il male attraverso gli sbadigli, perciò più sbadiglia più forte è stata l’occhiatura.
Se non li fa, vuol dire che la causa del dolore non è il malocchio e… in questo caso meglio prendersi un’aspirina!

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