venerdì 2 marzo 2007

LETTERE D'AMORE SICILIANE




Nella raccolta di poesie Centona di Nino Martoglio, c'è 'U CORI NUN INVECCHIA, dei versi delicati di tanto tempo fa. Un mio carissimo amico di Carlentini, sta scrivendo un libro sulle lettere d'amore di fine '800 inizi 1900 del suo paese; e ha raccolto già una certa quantità di missive.
Si è passati dalle lettere di ieri (scritte con penna, carta e calamaio) e piene di poesia; ai freddi sms ed email di oggi ... la differenza c'è, e si vede!
Vi propongo qualche lettera questa è di un certo Salvatore:
Carlentini 18/5/1928
Cara Signorina
giorni fa mentre avevo portato il mio mulo alla bevetoria per farlo abbeverare l'ho vista che riempiva la quattara e subito mi ha fatto simpatia e mi è piaciuta assai.
Le mie intenzioni verso di lei sono serie, se anche le sue sono serie io ci mando l'imbasciata a casa sua, per farci fidanzati o se lei è daccordo per fuiranninni.
Io ho fatto il soldato nella cavalleria so leggere e scrivere e sono arrivato alla quarta elementare e lavoro in campagna per conto mio insieme ai miei fratelli.
La risposta me la deve mandare con comare Lucietta a Ruffiana.
Spero che mi manda a dire di sì.
Tanti saluti
Salvatore
La lettera che segue è di un paraninfo, figura del paese a cui si rivolgevano i giovanotti (timidi o che non afferravano mai un sì) per una "ambasciata" alla bella del cuore. Tra le lettere ho scelto questa che ....
Caro compare Carmelo sono Franco, mi sono interessato per quel fatto ca sapiti, tutto va bene, la donna ci sta compare Carmelo lei vi ama e sente cocche cosa e vole chi vi ni fuiti per S. Alfiu; però vi devo dire una cosa, la donna è gravida di tre mesi giusta e la donna non lo sapi chi è stato e mi ha ditto che è stata sfortunata come sua matri su vui la vuliti beni duviti vuliri beni a l'armuzzi 'nnuccenti e a l'avitri figghi.
Caro compare Carmelo la donna mi prumisi ca di genti masculi nunni voli conoscere appiù ma sulu a vui su la vuliti beni veramenti.
Mi prumisi di fari a donna di casa e na spisa sgavita nu soddu u fa addivintari dui soddi in pochi paroli pi voi nesci pazza.
A risposta lasatimilla sotto la rasta di la finestra e stati attentu e pappapani ca ci ni sunu tanti.
Vi salutu
vostru cumpare Franco
Non si conosce la risposta di Carmelo, certamente immaginiamo arristò comu a chiddu?! La lettera che segue è la minuta che si rilasciava all'altra parte come un vero contratto di matrimonio, questa è di un padre che in dote al figlio. . .
Carlentini 9.3.1893
Io Cammarata Peppe ca binirizione di Diu e di tutti i Santi dogno in dote a mio figghiu Turi chiddu ca scrivu:
4 tumini ri terra a panculi
una scecca e un puditru
un carrettu ccu tutti l'armiggi e li cosi ca servunu ppi lavurari
uno pastrano, un paro di vettuli
Una piritera a tubu
una piritera a cannolu
4 funni a napuliuna
4 a sciurtinu
4 manghione di lana
4 di cotone
durici quasetti accattati
4 fatti a manu
4 duzzini di fazzuletti diversi
1 cammisa fini
4 cammisi pisanti
una pezza di robba ppi fari cucere cammisi
4 cause usate e 4 nove
roba ppi cucere cause
2 bunache (giacche)
1 vestito di spusalizio cucito dal custureri
2 paru di scappuna fatti fari a Vizzini
2 scappini ppi nesciri
2 legacci
2 fasci ppi luttu
2 femma mustazzo
Quello che serve per farisi a barba e pi fumari a pipa.
Cammarata Peppe
Non sapevo della piritera e ho avuto modo di vederla in un museo che raccoglie le vecchie cose; dalle lettere di quell'epoca sempre fa parte della dote, è un marchingegno mandava il cattivo odore fuori dalla finestra ... ma non immagino con quel coso come facevano a dormire mah?
La prossima lettera è di una signorina che non gradisce la corte di un giovanotto:
Lentini 1.3.1935
Caro signor giovanotto
ci mando a dire pi l'uttima vota ca lei mi deve lassari stare nella pace e non voglio essere scuitata perchè io sono fidanzata ammucciuni con un altro che ora è a fare il soldato.
Lei non mi piaci e mi fa antipatia perciò è inutili ca fa tutti si spittizzi.
Sti spinnicchi e si spinnacchi ci li facissi a n'altra personaggia ca ci da confidenza.
Se ancora nun avisse capito e continua a molestarmi sogno costretta a diracillo ai miei e ci assicuro ca ci allisciunu u pilu e ci anzignanu a rucazioni
Addio
Che dire? amuri amuri cchi m'ha fattu fari....

2 commenti:

il siciliano di francia ha detto...

PRIMA ERA DIFFICILE DI TROVARE L AMORE RIMANERE FIDANZATI 5 ANNI PER RACCAMARE TUTTA LA ROBBA MENTRE L UMO DOVEVA PARTIRE FUORI DI CASA PER LAVORO E POI RITORNAVA E SI SPOSAVA NON CERANO I MENZI DI OGGI COMPIUTO AVETE UN MESSAGIO AGENZIE MATRIMONIALE RINCONTRI NEI BAR DISCOTEQUE MA PURE E DIFFICILE DI TROVARE IL VERO AMORE NEL MIO PAESE SUSAVA COSI QUANTO UNO E L ALTRA SI PIACEVANO E CHE LE FAMIGLIE NON ERANO D ACCORDO SCAPPAVANO E COSI LA COSA ERA FATTA E LE FAMGLIE FACEVANO LA FESTA E TUTTI ERANO CONTENTI CIAO COLUCCIO SALUTI A TE

Anonimo ha detto...

che bell'espressione:penna,inchiostro e calamaio.mi fai tornare bambina sui banchi di scuola,e quanti schizzi quando si scheggiava il pennino,e allora subito con la carta assorbente per cercare di correggere il danno.ora c'è il freddo computer anche per le lettere d'amore,invece quelle di una volta scritte a mano che profumavano,che ci potevi lasciare l'impronta delle labbra e anche una lacrima che scendeva lasciava il segno.ma guarda un po mi sono lasciata prendere dal romanticismo.Ma si quelle erano lettere d'amore!!ciaooo Alfeo.
Mariù